Dignità personale tra tutela e privacy

Mai come in questo periodo l’esigenza impellente di tutelare la dignità della persona si scontra con lo sviluppo della tecnologia e l’impiego ormai imperante dei dispositivi di ultima generazione e degli applicativi a essi collegati. Da ciò deriva la necessità di proteggere i dati sensibili che riguardano la persona, le sue abitudini, il suo credo religioso, le sue caratteristiche di individuo partecipe di una comunità. Le norme al riguardo sono piuttosto vincolanti e prescrivono che chiunque, a qualsiasi titolo, «maneggi» dati personali non può diffonderli né cederli se non in casi ben precisi stabiliti da leggi nazionali e europee e comunque salvaguardando sempre la tutela della dignità personale e il suo diritto alla riservatezza.
Un tema molto delicato su cui la Conferenza episcopale sarda ha voluto fare il punto durante un incontro regionale promosso i giorni scorsi a Donigala Fenughedu (Oristano) nell’elegante salone del centro di spiritualità Nostra Signora del Rimedio. Un seminario rivolto a tutti, in particolare al personale, religioso e laico, che quotidianamente, negli uffici di curia,

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