Cristiani, mediatori di pace

Da nove anni la Siria vive una situazione drammatica aggravata dall’ostinazione degli occidentali a non considerare i cristiani come possibili mediatori di una crisi dalle radici profonde. Sulla questione sono sempre state proposte analisi parziali in cui si fatica a comprendere dove stia la ragione e si arriva puntualmente a conclusioni affrettate che si limitano alla distinzione tra oppositori e sostenitori di Assad.
Sono i temi al centro dell’ultimo saggio-inchiesta di Fulvio Scaglione «Siria, i cristiani nella guerra. Da Assad al futuro», edizioni Paoline, presentato i giorni scorsi, a Sassari, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, dall’autore e dal giornalista Antonio Meloni, direttore di Libertà. L’evento, inserito nel Festival della letteratura di viaggio, è stato organizzato da un folto gruppo di promotori tra associazioni culturali, librerie, agenzie letterarie e case editrici. Va detto subito che la questione siriana è molto più complessa di quanto sembri, perché caratterizzata da diversi fattori che complicano una situazione in cui sono individuabili almeno quattro elementi di fondo:

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