Brigata Sassari, intervista al Generale Andrea di Stasio

Bosnia, Iraq e Somalia, teatri di crisi che il generale di brigata Andrea Di Stasio, comandante della «Sassari», ha già affrontato. Da un anno e mezzo in Sardegna, al comando dei Dimonios, è reduce da una missione non meno delicata, «Strade sicure», portata a termine dentro i confini nazionali per garantire la sicurezza nella capitale. Sfide importanti alle quali il comandante dei Sassarini è abituato da tempo.
Cinquantadue anni, romano, pilota di elicottero con un curriculum di tutto rispetto, Andrea Di Stasio è il 44° comandante della Brigata «Sassari», reparto storico e glorioso che oggi schiera più di tremila soldati, uomini e donne, caratterizzati da professionalità indiscussa e grande carica umana. Dopo le ultime delicatissime missioni in Afghanistan, Iraq e Libia, duemila Sassarini hanno operato per sei mesi, sotto il suo comando, nelle strade di Roma dove, come sempre, hanno dato grande prova di efficienza e preparazione portando con orgoglio, ancora una volta, le insegne delle forze armate e i valori della Sardegna. «Anche in questa missione, la Brigata ha saputo interpretare il proprio ruolo in un contesto diverso da quelli internazionali – spiega il generale Di Stasio – affrontando

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