Tutto nasce dalla curiosità, dal desiderio di scoprire l’origine delle cose che ci circondano e la voglia di conoscenza comincia proprio da lì per trasformarsi gradatamente in ricerca sistematica che porta alla scoperta di rimedi e formule utili a migliorare il mondo, a salvare vite umane, a tutelare la natura, a evitare le guerre. Il rettore Massimo Carpinelli, affiancato dal sindaco Nanni Campus, e dal delegato per la terza missione, Pier Andrea Serra, lo dice in maniera semplice e chiara ai tanti studenti, grandi e piccoli, riuniti nell’androne del Rettorato di piazza Università, invaso, per una giornata, da stand e schermi giganti che supportano dimostrazioni e conferenze, presentazioni e brevi lezioni sul posto.
È la «Notte dei ricercatori», manifestazione europea, alla 14° edizione, ideata da «Frascati Scienza», alla quale l’Ateneo turritano partecipa da cinque anni. Se il tema di fondo è la sostenibilità – e non poteva essere altrimenti nella giornata in cui i giovani seguaci di Greta Thunberg, nelle stesse ore, hanno manifestato per le vie di Sassari e di altre centinaia di città del mondo – il filo conduttore che venerdì scorso ha animato la manifestazione, promossa dall’Università per celebrare la scienza, era tutto dedicato all’ambiente e alla necessità di tutelare e salvaguardare il clima, le piante, l’ecologia. Perfettamente sintonizzati con il tema del «Mese del creato»,
“La scienza deve entrare nel quotidiano”
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