Brigaglia, il “facitore di giornali”

Malgrado sia stato un maestro di giornalismo, la fama dello storico ha sempre preceduto, e in qualche modo prevalso, su quella del giornalista. Eppure Manlio Brigaglia è stato non solo una grande firma, ma ha anche contribuito, in prima persona, alla fondazione di alcune fra le testate più prestigiose dell’isola. Quando, però, l’argomento saltava fuori in sua presenza, in modo bonario redarguiva tutti, dicendo che non era vero perché lui, piuttosto, si considerava un «facitore di giornali».
A quasi un anno dalla scomparsa, il Brigaglia giornalista è stato ricordato i giorni scorsi a Sassari, nell’aula magna del dipartimento di storia dell’Università, durante la presentazione dell’ultimo lavoro di Sandro Ruiu «La Nuova Sardegna ai tempi di Rovelli». L’evento, organizzato e promosso dall’ordine dei giornalisti in collaborazione con l’università di Sassari, ha visto, tra gli altri, la partecipazione degli storici Antonello Mattone e Guido Melis, del direttore della Nuova, Antonio Di Rosa, di Romano Cannas, già direttore di Rai Sardegna, del giornalista Alberto Pinna e dell’economista Gabriele Satta.
La mattinata, coordinata da Francesco Birocchi, presidente dell’ordine dei giornalisti della Sardegna, è stata caratterizzata da una serie di testimonianze grazie alle quali le vicende del Brigaglia cronista si sono alternate ai ricordi personali raccontati, non di rado, sul filo della commozione. Sì, perché nei confronti di Manlio Brigaglia un po’ tutti hanno confessato di avere una

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