Nello scorso numero di Libertà ci siamo soffermati, a caldo, sul risultato delle elezioni regionali: la vittoria netta del leader sardista Christian Solinas, alla guida di una coalizione di centrodestra; la sostanziale tenuta del centrosinistra; il crollo del Movimento 5 stelle. Lo scorrere del tempo ci consente ora di effettuare un’analisi più ampia, che include tutto ciò che i sardi hanno cercato di esprimere con il loro voto: le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei cittadini che si sono recati alle urne, ma anche di coloro che hanno scelto di non votare. Per farlo, non è necessario essere esperti di sociologia applicata: è sufficiente pensare alle diversità che quotidianamente incontriamo nella vita di tutti i giorni nelle nostre famiglie, nelle parrocchie e tra i colleghi di lavoro. Queste diversità, considerate come un valore fin dai tempi in cui è stata scritta la nostra Costituzione,
Dallo scontro al confronto
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