In occasione della commemorazione dei fratelli defunti, il 2 novembre, anche a Sassari, come in altre città, si è ripetuto il pellegrinaggio dei fedeli al cimitero: più che una «città dei morti», l’antica necropoli, un giardino della speranza, nella certezza che il sicuro tramonto della nostra esistenza non è destinato a una notte senza alba, ma sfocia nella calda luce di un’aurora che non conoscerà tramonto. Apice della giornata di preghiera le due concelebrazioni eucaristiche presiedute dall’arcivescovo Gian Franco Saba nelle quali sono confluite, al mattino, le autorità civili e militari, al pomeriggio tutte le comunità parrocchiali della città, insieme ai loro parroci e ai sacerdoti operanti nelle tre zone pastorali urbane, che hanno concelebrato con l’arcivescovo.
Tra i rappresentanti delle istituzioni presenti nella funzione del mattino, il sindaco Nicola
2 novembre, giorno di speranza e di fede in Gesù Cristo
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