Maria, presenza discreta e fondamentale

Ormai giunti al quarto appuntamento per questo mese di maggio, nella logica delle riflessioni precedenti, proviamo a tracciare un ulteriore spunto di riflessione per cogliere la grandezza di Maria, così da accompagnarci non soltanto nel cammino cristiano, ma in particolare per sentirne la sua presenza in occasione del solenne atto di affidamento che il nostro Arcivescovo proclamerà al termine della processione di domenica prossima.
Mi piacerebbe sostare un attimo ad analizzare la figura di Maria dopo l’Ascensione del Figlio, il suo ruolo nella Chiesa nascente. In At 1,14 leggiamo che “tutti erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui”. Penso allo smarrimento e al senso di inquietudine dei discepoli dopo che Gesù lasciò fisicamente la terra, così come penso alla difficoltà nel credere che sarebbero stati loro ad andare fino ai confini del mondo per annunciare la Lieta Notizia. Come sarebbe stato possibile “competere” con il Maestro? Come poter testimoniare con la stessa forza la sua Parola? Credo che in questo contesto Maria abbia rappresentato il ponte e la garanzia che ha permesso ai discepoli di non vacillare, così da rimanere

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