Le donne e le difficoltà generazionali

Le storie qui raccontate non sono da considerarsi casi limite; sono molte le giovani donne madri di uno o più figli ai quali devono provvedere, spesso da sole, il più delle volte senza mezzi materiali, senza supporti familiari o amicali, prive di risorse personali e con un basso livello culturale.
La tipologia di donne raccontata non è però l’unica che si conosce al Centro di Ascolto e non è neanche quella maggiormente rappresentativa; è quella che però desta maggiore preoccupazione in quanto fa intravedere, per il futuro dei figli, scenari allarmanti.
Sono infatti povertà non generate dalla crisi economica, (semmai la crisi ne ha amplificato gli effetti) quanto piuttosto dalla mancanza di politiche di attenzione ai minori fin dalla loro nascita. Il disagio attuale di Maddalena, Roberta e Margherita nasce, infatti, molto tempo prima delle loro maternità (cercate indubbiamente con poca responsabilità), fin da quando le famiglie di origine sono state ritenute inadeguate alla loro educazione o fin da quando nei primi anni del loro percorso scolastico sono emersi i segnali del loro malessere.
Ancora oggi non esistono nel nostro territorio politiche di accompagnamento dei minori disagiati e che vedano la sinergia tra servizi sociali, scuola, parrocchie, famiglie del territorio, associazioni etc.

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