Morire a 14 anni: dolore infinito

Sono saliti sul secondo autobus gli studenti di Ittiri per andare a scuola, a Sassari, venerdì 24 novembre, alle 7.30. Ma non è stato un giorno come gli altri.
Il primo autosnodato è rimasto invece al parcheggio, vicino al cimitero, per gli accertamenti di legge. Quei ragazzi hanno fatto il viaggio scossi dai singhiozzi: piangevano il compagno Antonio, 14 anni, prima superiore, che avevano appena visto trascinato dalla ruota dell’autobus e travolto, il capo reclinato sullo zaino. “Non avevo mai visto tanto sangue” dice qualcuno aggiungendo che l’incidente prima o poi ci sarebbe stato. Tutti ora ripetono che il morto ci sarebbe scappato, che questa è una tragedia annunciata.
Perché? Perché di contusioni e di arti fratturati, di ragazzi e di persone che si sono trovate anche a sostare nei paraggi del temuto autobus degli studenti, ce ne sono già stati parecchi a

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