“Rifugiato a casa mia”, da progetto a stile di vita

Si è concluso il Progetto Rifugiato a casa mia. Iniziato nel maggio del 2016 per sei mesi ha coinvolto 11 rifugiati e decine di persone che a diverso titolo hanno dato anima e corpo ad una proposta della Caritas Italiana in risposta all’appello di Papa Francesco affinché si accogliessero i profughi in fuga da guerre, conflitti, fame.
Era il 6 settembre del 2015 e durante l’Angelus le parrocchie, gli istituti religiosi, i monasteri, furono invitati ad aprire le proprie porte ad una famiglia di migranti che in modi diversi e tragici bussano alle porte del nostro paese.

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