Ateneo e diocesi: “Proseguiamo con amicizia e condivisione”

La Pasqua degli universitari è uno dei momenti di incontro che si rinnova annualmente tra la Diocesi e l’Università. Mai come quest’anno, però, l’evento è servito a rafforzare i legami e i ponti tra due delle massime istituzioni del territorio. Celebrata nella giornata del Martedì Santo in occasione della chiusura della visita pastorale dell’arcivescovo Gian Franco Saba nell’Ateneo, la Pasqua degli universitari ha offerto vari spunti di riflessione a partire dal viaggio di tre settimane suddiviso in sette tappe che il vescovo stesso ha compiuto per conoscere meglio studenti, docenti, dipartimenti e poli dell’università.
La tavola rotonda conclusiva si è svolta in uno dei luoghi simbolo dell’ateneo, l’aula magna centrale, alla presenza del rettore Gavino Mariotti. Marco Frau, presente al dibattito per rappresentare gli studenti, veri protagonisti della giornata e destinatari della visita del vescovo, nel suo intervento ha espresso la necessità di dover promuovere più incontri di questo tipo, all’insegna del confronto, della crescita personale e del dialogo. Frau ha poi concluso: «La visita di monsignor Saba è arrivata proprio in un momento cruciale per noi studenti che, dopo due anni di pandemia, abbiamo ripreso a vivere all’interno dei nostri dipartimenti, veri luoghi di interazione e punti di incontro».
La visita all’Università ha rappresentato un tempo di dialogo e confronto su tutto ciò che tocca la grandezza dell’animo umano, la varietà e la profondità degli argomenti toccati nei vari ambiti disciplinari hanno stimolato il confronto sempre nella delicata sfera della laicità. Come spesso durante gli incontri ha ricordato il vescovo, la ricerca della verità conduce la persona a guardare con profondità la realtà che lo circonda nella sua interezza.
Per questo motivo, la visita del Pastore si è svolta incontrando concretamente ogni ambito accademico dell’ateneo turritano, mettendo in evidenza alcune questioni urgenti del tempo che stiamo vivendo: la cura della persona, l’emergenza educativa, lo sviluppo sostenibile e la cura della società e del creato. Una visita che è diventata esortazione a riprendere in mano la nostra storia e andare oltre l’indifferenza per incontrare le periferie esistenziali della società contemporanea. L’accoglienza ricevuta non ha lasciato indifferente Gian Franco Saba: «Grazie per questi momenti speciali. Abbiamo affrontato insieme un itinerario importante in città, dove pur agendo per fini comuni, spesso si corre il rischio di non incontrarsi. È stata un’occasione unica per costruire uno spazio di laicità concreto, per lanciare un messaggio di speranza a chi aspetta le nostre mani tese, per chi attende opere di accoglienza e inclusione. Questi spazi di laicità costituiscono luoghi significativi per promuovere riflessione e ricerca del metodo».
Al termine della tavola rotonda relatori, pubblico e autorità accademiche si sono spostati nella cattedrale di San Nicola dove, come da tradizione, in un suggestivo clima di preghiera nella settimana più importante per ogni cristiano, l’arcivescovo ha celebrato la Santa Messa per gli universitari. Numerosi, tra studenti, docenti, ricercatori e personale in rappresentanza dell’università degli studi di Sassari: «Desidero rinnovare la mia disponibilità affinché possiamo proseguire con sincera amicizia e fraterna condivisione» ha detto Gian Franco Saba agli studenti che, al termine della solenne funzione, si sono confrontati direttamente con il vescovo in un momento di convivialità nei locali del «Posto Affianco».