Martedì 1° febbraio scorso l’arcivescovo Gian Franco, affiancato da don Michele Murgia e don Boniface Da, ha fatto visita all’Antiquarium Turritano, accolto dal direttore del museo Stefano Giuliani, Simona Fois, vicesindaco di Porto Torres, Maria Bastiana Cocco, assessore alla Cultura, Beni archeologici storici e monumentali e Antonio Chessa, portavoce del sindaco. La visita è stata coordinata da Maurizio Melis, guida preparata e attenta che da anni contribuisce a valorizzare e divulgare con passione la storia della città. L’appuntamento all’Antiquarium, voluto fortemente dall’arcivescovo, in occasione della visita pastorale, ha offerto l’opportunità di immergersi a fondo nelle radici di un territorio che rappresenta, per la posizione, uno dei poli più importanti del nord Sardegna. La visita all’Antiquarium, infatti, è come un salto nel tempo più remoto, un viaggio affascinante che rapisce i visitatori e racconta la storia di una città che ha saputo fare tesoro dell’abbraccio tra terra e mare, croce e delizia dell’isola e dei suoi abitanti. Il percorso museale esalta, tra le altre discipline, l’epigrafia, branca dell’archeologia che studia le antiche iscrizioni: «Si tratta di una pratica che ha dato un apporto eccezionale alla ricostruzione degli usi comuni tenuto conto del fatto che alcune iscrizioni funerarie raccontano tantissimo, anche riguardo alla storia del cristianesimo» ha sottolineato
Visita pastorale nell’Antiquarium turritano
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