Sabato 4 dicembre scorso, nel teatro parrocchiale di Mater Ecclesiae, la Chiesa turritana – grazie all’iniziativa dell’Ufficio catechistico diocesano, in collaborazione con la Fondazione Accademia casa di popoli, culture e religioni – ha iniziato a scrivere una bella pagina celebrando la Giornata della disabilità: «Sostando – come ha esortato più volte il vescovo Gian Franco – in riflessione su un tema che appartiene sia alla soglia sia al focolare della nostra realtà ecclesiale, chiamati a riscoprire la cura della persona, di tutte le persone, come esperienza feriale, in ogni ambito nel quale operiamo». Affrontare il tema della disabilità, oggi, non è facile, ma in quell’occasione è stato gettato un seme che certamente produrrà i suoi frutti. Il confronto si è aperto con la volontà di mettere al bando il pietismo, come rimarcato, in apertura di lavori, dal moderatore Antonio Meloni, direttore del settimanale diocesano Libertà, e riportando al centro del dibattito l’inclusione e il rispetto per tutte le forme di diversità. Suor Maria Carmela Tornatore, direttrice dell’Ucd (Ufficio

Lasciamoci sfidare dalla disabilità
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