Le nomine e gli avvicendamenti

Al termine dei lavori assembleari il cancelliere Tonino Spanu ha reso note le nomine precedute da un messaggio di accompagnamento alle comunità della Chiesa turritana: «La chiave interpretativa delle nomine si trova nella richiesta di un rinnovato esercizio della comune responsabilità ecclesiale, inteso non come burocratica conduzione delle comunità e degli uffici pastorali, ma come servizio di amore e responsabilità testimoniale alla luce del Vangelo». Monsignor Saba, ha messo anche in guardia dai pericoli di particolarismo e autoreferenzialità che possono scaturire da un’errata interpretazione della radice locale che, lungi dall’essere custodita e coltivata per rendere la presenza della Chiesa diffusa e rispondente alle diverse situazioni e ai diversi contesti, diventa un limite a scapito dell’incidenza culturale e sociale del messaggio evangelico. L’intento è quello di rinnovare le strutture parrocchiali «tradizionali» in chiave missionaria, facendo in modo che la Parola ritorni tra le case, con l’impegno di tutti «ad abitare in modo nuovo il territorio – un territorio dai tanti volti e colori – chiamati a coltivare il territorio come un giardino che Dio ci ha consegnato

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