Maturità, al via dopo mille dubbi

Lo hanno definito «maxi orale». È la prova unica del colloquio stabilita per l’esame di maturità di quest’anno nell’inedita versione targata Coronavirus. Dopo l’insediamento delle commissioni, l’inizio delle prove è stato fissato per il 17 giugno. Per la prima volta in assoluto, il patema d’animo degli oltre cinquecentomila candidati in tutta Italia ha la durata di un solo giorno. Il confronto in presenza fra gli studenti e la commissione composta da sei docenti tutti interni, con il solo presidente esterno, avviene dopo oltre tre mesi di didattica a distanza e si articola in cinque fasi. La prima è quella dell’elaborato scritto sulle discipline di indirizzo, concordato dagli studenti con i docenti di riferimento, che di fatto sostituisce la tesina e rappresenta un’alternativa alla seconda prova scritta specifica per ogni corso di studio.
La seconda è invece quella dell’analisi di un testo di letteratura italiana, che ricorda una delle tipologie della prima prova scritta comune a tutte le scuole. Le altre tre fasi del colloquio riguardano gli argomenti delle varie discipline scelti dalla commissione, la discussione

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