Nessuno canta vittoria, sia chiaro. Perfino Papa Francesco, i giorni scorsi, ha esortato tutti alla prudenza, al rispetto delle regole, alla cautela. Però la sensazione diffusa, stando anche ai dati snocciolati a ritmo quotidiano, è che lo stato d’animo della gente, da qualche giorno, sia improntato a una rinnovata fiducia e a ciò che, nel tempo, abbiamo imparato a definire “cauto ottimismo”. Dalla comunità scientifica, del resto, arrivano segnali incoraggianti e se prima la quasi totalità degli specialisti tendeva a non sbilanciarsi più di tanto, oggi la gran parte ritiene che l’emergenza si possa affrontare più serenamente. Insomma, se ne sa di più e anche se la realizzazione del vaccino non sembra proprio dietro l’angolo, le informazioni acquisite fino a questo momento e i dati clinici a disposizione degli esperti, consentono ai medici di contrastare la pandemia in modo più efficace e di cacciare i fantasmi che fino
La paura della morte senza nome
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