Riaprono i cantieri, ecco le criticità

Per effetto dell’ultimo decreto varato dal Governo, dopo la sospensione che ha coinvolto l’85 cento del settore, il 4 maggio le imprese edili hanno finalmente riaperto i cantieri. L’operazione, però, non avviene in maniera indolore e molti problemi dovranno essere affrontati e risolti subito per poter riprendere la normale attività in un contesto di crisi. Al riguardo, l’Associazione nazionale costruttori edili, aderente a Confindustria centro nord Sardegna, ha redatto una sorta di promemoria in cinque punti per agevolare la ripresa delle aziende nella speranza che il riavvio crei meno difficoltà possibili. Vediamoli.
Misure preventive. Innanzitutto, l’avvio della fase 2 sarà condizionato all’obbligo del rispetto del protocollo sulla regolamentazione delle misure preventive per la diffusione del virus negli ambienti di lavoro, un documento siglato il 14 marzo scorso tra Governo e parti sociali e aggiornato il 24 aprile. In relazione alla sua applicazione, dunque, le parti sociali hanno condiviso e sottoscritto con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti un ulteriore protocollo, dettando al comparto edile apposite linee guida. Una sorta di supporto operativo, quindi, che tramite gli Enti bilaterali di settore, si sta trasferendo alle imprese del territorio per garantire i massimi livelli di protezione. Le imprese,

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