Saranno elezioni in rosa

Il ritiro di Ines Pisano, l’unica candidata donna alla presidenza della giunta regionale, ha sicuramente impoverito la campagna elettorale per le elezioni del 24 febbraio dal punto di vista della parità di genere. Ma questa tornata elettorale è destinata, in ogni caso, a segnare una svolta sul tema della presenza femminile nelle istituzioni: sono circa 700 le candidate che aspirano a un seggio nel Consiglio regionale. Un numero record, mai registrato finora nelle statistiche delle consultazioni regionali che si sono succedute del 1949 a oggi.
Le ragioni di questa svolta – occorre precisarlo – non vanno ricercate in un’improvvisa conversione «rosa» delle segreterie politiche, quanto piuttosto nella nuova legge sulla doppia preferenza di genere, approvata a novembre dal Consiglio regionale e che si applicherà per la prima volta proprio nelle elezioni regionali ormai alle porte. Una norma che impegna tutte le forze

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