Libera e inclusiva, l’Università del terzo millennio

Libera e indipendente, accogliente e inclusiva, internazionale e in sintonia con le richieste del mercato del lavoro. Al di là dei dati, pure importanti, tra le righe del discorso con il quale il rettore Massimo Carpinelli ha aperto, i giorni scorsi, la cerimonia inaugurale del 457° anno accademico dell’università di Sassari, filtrano alcuni concetti fondamentali.
L’importanza della conoscenza nella crescita personale dell’individuo, perché niente come lo studio e l’applicazione apre la mente e raffina lo spirito concorrendo alla formazione di una persona migliore. Per realizzare questo obiettivo, però, è necessario che l’Università sia libera da condizionamenti e quindi sostenuta, anche economicamente, dallo Stato. L’Università, ancora, deve poter accogliere tutti, a maggior ragione in un momento storico delicato come quello attuale, caratterizzato dalla presenza di una componente importante di cittadini stranieri che, per scelta o necessità, hanno individuato Sassari come città di residenza. Internazionale, perché chi studia all’Università, italiano o straniero, possa farlo in un contesto europeo in cui, piaccia o no, siamo e saremo

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