Un giornale moderno per raccogliere nuove sfide

Quando ho accettato l’incarico di dirigere questo giornale storico, l’ho fatto con grande slancio, ma anche con la consapevolezza che non sarebbe stata una cosa semplice. Intanto perché Libertà, è opinione condivisa, necessita di un profondo rinnovamento, non solo nella veste grafica, che ora, finalmente, è una bella realtà. Da questo numero, infatti, il settimanale esce con una diversa impaginazione, studiata in dettaglio per presentare le notizie in modo più accattivante. Ma la vera sfida si dovrà giocare soprattutto sulla scelta dei contenuti, altrimenti la novità sarà limitata solo all’abito nuovo, per quanto bello.
È un’operazione delicata che deve tenere conto di molteplici fattori, primo fra tutti l’esigenza irrinunciabile di dare delle risposte e proporre una chiave di lettura in una realtà complessa. A ciò si somma l’impegno di rilanciare un giornale di «carta» nell’era digitale, dove ogni cosa viene vista secondo il metro discutibile di una tecnologia ormai imperante. L’impresa sarà ardua, perché a essere messi in discussione, dopo tanto, sono i principi fondamentali su cui è stata impostata, nei secoli, la comunità umana. È bastato l’avvento di Internet e dei social network per dubitare della scienza, per collocare sul banco degli imputati la religione, per diffondere, con grande disinvoltura, notizie dichiaratamente false senza alcuna preoccupazione per le conseguenze. Nessuno intende demonizzare

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