Qualcosa di nuovo, anzi d’antico

Quaranta ore a Roma di cui dieci a S. Pietro: dentro la Basilica in migliaia, alla fine di code e controlli, ordinatamente seduti ad assistere al Concistoro per la nomina di 14 Cardinali; in piazza la mattina del venerdì, mai stata così vicina alla gradinata oltre la quale sovrasta l’altare della celebrazione eucaristica per il dono del Pallio a 30 Arcivescovi. Gli occhi arrossati nell’abbaglio di un sole implacabile, appena mitigato dalla brezza leggera, sguardi mobili a cercare la figura del Papa; limpida la voce concelebrante dell’Arcivescovo Gian Franco, sardo di nascita e di pronuncia distinta .
Una macchia di colore le fiammeggianti vesti e berrette cardinalizie, da lontano quasi una zolla di papaveri rossi nel fresco agognato sotto le arcate del Tempio più sacro e universale. Un’immersione totale, anima e

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