Il simbolo della comunione col Santo Padre

Lettera aperta ai miei fratelli e sorelle del Popolo di Dio, guidato e amato dall’Apostolo Gianfranco e al quale per grazia di Dio e gioiosamente appartengo.

Il 29 giugno papa Francesco ha posto sulle spalle dell’Arcivescovo il pallio, simbolo della pecora rimasta fedele nel recinto e di quella sprovvedutamente smarrita, lungo le strade impervie della vita quotidiana.
Su quelle spalle possiamo caricare tutte le nostre gioie e le sofferenze, gli sbandamenti e le crisi, gli scoraggiamenti e le paure, la fede vacillante e quella più stabile e sicura.
Sono spalle per noi: per ciascuno e per tutti. Sono spalle che la grazia dello Spirito rende accoglienti e forti. Misteriosamente aperte, sempre. Se si dovessero chiudere non troveremmo più la strada e il coraggio. Resteremmo soli, orfani di famiglia e di qualsiasi altra appartenenza.
Il pastore buono e bello diventa pastore paterno e materno. Non può scartare i figli, soprattutto se lebbrosi e maleodoranti.
Ogni nostro peso gli è “dolce e leggero, straordinariamente amabile, segno e memoria di una vocazione al servizio autorevole, che il Signore gli ha affidato”. Ogni nostro peso è per Lui croce e

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