“La Sardegna oggi è più povera”, è stato scritto annunziando la morte di Manlio Brigaglia. È vero. E quindi è più ricco il cielo, dove lui entra nella casa nella quale era nato con il Sacramento del Battesimo, in una bella famiglia credente di Tempio. È commovente l’annunzio che ne ha dato Marisa, la sua fedele sposa, ricordando la “ricchezza d’affetto” del suo sposo, e poi la sua intelligenza e generosità. Marisa e Manlio hanno vissuto in singolare sintonia per circa sessant’anni e noi tutti siamo affettuosamente vicini a lei, sentendo nella fede che il Signore ora dice a lui: “Vieni, benedetto del Padre mio … entra nel regno della gioia eterna”.
“Patriarca ironico e generoso”, è stato definito nell’annunzio della stampa. Sapeva far sorridere i bambini e affascinava i giovani. Moltissimi si vantano di essere stati suoi discepoli, riconoscenti per la cultura “alta” che ispirava loro, con grande attenzione anche alla cultura “popolare” dei semplici. Ha coltivato e trasmesso le memorie della Sardegna e soprattutto le “memorie sassaresi”: “ci ha fatto amare Sassari e la Sardegna”, hanno detto molte persone venute alla Santa Messa, presieduta dall’arcivescovo Mons. Gianfranco Saba nella chiesa parrocchiale di
“La Sardegna oggi è più povera”
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