Al via il reddito d’inclusione, si parte il 1 gennaio 2018

A partire dal 1° gennaio 2018 migliaia di famiglie italiane potranno finalmente beneficiare del reddito di inclusione sociale. Di che cosa si tratta? Come funziona? E soprattutto, possiamo considerarlo uno strumento efficace nel contrasto alla povertà? Cerchiamo di rispondere a queste domande con un’analisi di dati e informazioni rilasciate dal Governo nazionale e dagli enti locali. Il primo passo da compiere per capire più da vicino questo provvedimento consiste nel rileggere le motivazioni che hanno contribuito alla sua nascita. Occorre portare indietro il calendario all’inizio del 2017 quando, nel corso della sua penultima prolusione di fronte al Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Angelo Bagnasco chiese ufficialmente all’agenda politica di interessarsi in via prioritaria alla formulazione di un “reddito di inclusione” che ponesse un argine alle drammatiche conseguenze della crisi economica tra gli italiani. Non fu una richiesta priva di fondamento. I Vescovi italiani, infatti, avevano osservato come dall’inizio della crisi le persone in povertà assoluta in Italia fossero aumentate del 155%: nel 2007 erano 1,8 milioni mentre nel 2017 erano diventate 4,6 milioni. “Dietro ai numeri – disse Bagnasco – ci sono i volti e le storie di centinaia di

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