Qunti appuntamento con la Scuola della Parola

Nel quinto appuntamento la guida ci ha presentato il brano di Matteo, il quale ci ha proiettati nella via Crucis e poi, in seguito, al Calvario. Potremmo suddividere la pericolo di riferimento in 3 sezioni, di cui la prima (Mt 27, 27-31) dove incontriamo i soldati, sui quali soffermeremo la nostra attenzione.
Nell’incontro precedente eravamo rimasti ai giudei che avevano consegnato Gesù a Pilato. Ora il governatore lo lascia nelle mani dei soldati per la crocifissione. Prima del “viaggio” al Calvario, Matteo racconta la scena di oltraggio e derisione del Messia, un punto di forza, il fulcro che riunisce due temi: la rivelazione della regalità di Gesù e il suo rifiuto da parte del mondo. Oltraggi e derisione non esprimono soltanto fino a che punto Gesù fu rifiutato e fino a che punto Egli si umiliò, ma intende dimostrare fino a che punto la “regalità” di Dio, apparsa in Gesù, si manifesti in quella sorta di parodia di intronizzazione regale, mettendo in ridicolo la sua messianicità stessa di Gesù, il quale è veramente re, in modo mite, sopportando e accogliendo tutto nella sua carne. Gli viene consegnato un mantello, la corona di spina, lo hanno spogliato e rivestito: ha dimesso le sue vesti per rivestirsi di un’altro abito, prendendo su di sé tutti i nostri peccati. Matteo ci fa vedere in cosa consista la regalità di Gesù: caratterizzata dalla debolezza, dall’

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