Erano armati di spranghe, coltelli, mazze e bombe carta. Duecento ultras del Cagliari, partiti con il pretesto di assistere a un’amichevole con il Sorso, hanno invaso la parte bassa di Sassari nel primo pomeriggio di sabato 25 marzo seminando panico e distruzione nel tratto compreso tra via Padre Zirano e via Saffi. Hanno rovesciato cassonetti, distrutto i marciapiedi, lanciato pietre e fumogeni contro i passanti, le auto, i negozi e l’ufficio postale di via XXV Aprile. Secondo la testimonianza di alcuni automobilisti che si sono ritrovati sul luogo degli incidenti, si sono scagliati contro diversi passanti urlando frasi del tipo “siamo venuti a devastarvi”. Alcune scritte offensive sono apparse sui muri lungo il percorso.
Le forze dell’ordine si sono fatte trovare del tutto impreparate perché attendevano i quattro pullman a Sorso. Invece i mezzi si sono fermati alla stazione degli autobus di Sassari, dove per oltre un chilometro si è scatenata in maniera indisturbata tutta la furia
Sassari sotto assedio: un’azione programmata e mirata
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