La profezia del coraggio in alternativa al potere del successo e della mondialità

Non si può svuotare di sapor e di franchezza il ministero del Vescovo.
Non lo può fare il presbiterio che lo circonda come gregge da condurre ai pascoli della vita.
Un presbitero non è il vescovo della sua piccola comunità. È soltanto un servitore, pronto a dare la vita.
Ogni nostra Chiesa locale ha il fondamento nell’Apostolo designato. Parlare utilizzando il chiacchiericcio demolitore, e convinti che la verità appartiene a noi singoli custodi del gregge, significa peccare di presunzione, scegliere la mondanità, fondare il nostro sacerdozio sul potere.
Se il presbiterio assicura la docilità che il Signore domanda, trova immediatamente la sua concretezza e il suo carisma la persona del Vescovo. Riferimento e guida. Forza e orientamento.
Papa Francesco, rivolgendosi alla Conferenza Episcopale Italiana, in occasione dell’assemblea annuale, sceglie come percorso di verifica e come linea propositiva, il testo delle Sette Lettere dell’Apocalisse, scritto per i sette angeli che le governano.
È un esame di coscienza che si articola in poche parole chiave. Chiare e provocatrici. Irrinunciabili per attuare il compito al quale ogni vescovo è

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