Mai come in questo travagliato momento storico parlare di pace significa fare i conti con i conflitti che insanguinano il pianeta e se è vero che quello in corso nel cuore dell’Europa è solo l’ultimo in ordine di tempo, questo non toglie niente al fatto che occorra mobilitarsi per prendere posizione, per condannare qualsiasi forma di violenza e sopraffazione, qualsiasi atto diverso dal dialogo, dalla fratellanza e dal perdono. Essere costruttori di pace, per dirla con Matteo, non significa, però, essere remissivi, ma operare
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