La visita pastorale in Romangia volge verso gli ultimi appuntamenti, cominciati lo scorso fine settimana con le prime celebrazioni di chiusura a Sennori e Sorso. Sabato 21 maggio, nella chiesa di San Basilio, i protagonisti della Santa Messa che ha aperto il ciclo delle celebrazioni conclusive in Romangia sono stati ancora una volta i più giovani.
I bambini della parrocchia di San Basilio hanno voluto omaggiare l’arcivescovo Gian Franco Saba con un dono per ringraziarlo della presenza nella comunità durante la visita cominciata all’inizio del mese. Una delle sfide maggiori della Chiesa e della visita stessa, proprio come indicato nell’Evangelii gaudium di Papa Francesco, è quella legata allo sviluppo della pastorale giovanile nelle singole comunità e nelle singole parrocchie. Si tratta di un fenomeno che ha sofferto particolarmente l’urto dei cambiamenti sociali. I giovani, nelle strutture abituali, spesso non trovano risposte alle loro inquietudini, necessità, problematiche e ferite.
Una delle missioni della Chiesa – casa che genera discepoli missionari è quella di ascoltarli con pazienza, comprendere le loro inquietudini o le loro richieste, e imparare a parlare con loro nel linguaggio che comprendono. Per questa stessa ragione a volte le proposte educative non producono i frutti sperati. La proliferazione e la crescita di associazioni e movimenti prevalentemente giovanili si possono interpretare come un’azione dello Spirito che apre strade nuove in sintonia con le loro aspettative
Nel segno dei giovani
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