Narrare o raccontare? Nei dizionari della lingua italiana i due verbi sono intesi come sinonimi; non si sbaglia, quindi, se li si utilizzia in alternativa fra loro. Ma tra narrare e raccontare vi è una differenza sostanziale, di approccio: con il racconto si vuole semplicemente informare gli interlocutori, con la narrazione si va oltre, si entra nel campo emotivo. Il narratore non si sofferma su dettagli che distolgono dal centro della comunicazione e rischiano di far perdere il senso del racconto. Riordina in particolare le emozioni che gli avvenimenti suggeriscono.
Il narratore non impone i propri processi emotivi a chi ascolta, ma rappresenta la propria emozione. Con la narrazione si fa memoria di qualcosa di personale, intimo: è chiaro quindi che il narratore non è un semplice cronista, ma un testimone capace di fare propria una parola, di sperimentare sulla propria pelle. Il narratore è prima di tutto un testimone. Da un po’ di tempo, grazie all’Ufficio catechistico diocesano, in molte parrocchie i catechisti sono invitati al rinnovamento della catechesi, in particolare con la revisione
Al via il corso di catechesi narrativa
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