La cultura della mano tesa

«Caro amico, speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo, ti chiediamo scusa a nome della città di Trieste». Poche parole semplici con le quali, i giorni scorsi, i cittadini di Trieste hanno risposto al gesto discutibile del vicesindaco leghista Paolo Polidori che dopo avere trovato per strada il giaciglio di un clochard aveva prelevato le sue coperte per buttarle in un cassonetto. Non pago, aveva visto bene di documentare tutto sui social, vantandosi di quella che, da amministratore, riteneva fosse un’operazione di pulizia.
Le reazioni non si sono fatte attendere e i triestini, dopo avere allestito una «postazione» con coperte e indumenti pesanti, avevano chiesto scusa al senzatetto che in questi giorni, oltre alle tante difficoltà della vita per strada, deve combattere contro un gelo impietoso. Il senso civico, però, li aveva spinti anche ad avvisare gli addetti al servizio di raccolta dei rifiuti.
Il cartello con il messaggio lasciato insieme agli indumenti e alle coperte

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