Indubbiamente sono diventati volti televisivi di successo. Loro malgrado. Alcuni si trovano a proprio agio di fronte alle telecamere. Altri continuano a mantenere un distacco e, a volte, anche un imbarazzo. La celebrità è infatti un’arma a doppio taglio. Qualche osservatore, a cominciare da una firma di grande prestigio come Aldo Grasso del Corriere della Sera, fa notare che a breve torneranno nel quasi anonimato della ricerca scientifica (i virologi) e delle corsie di ospedale (gli infettivologi). In realtà, i media, in questi mesi di emergenza pandemica, li hanno tutti spesso indistintamente classificati come virologi. Bisogna essere diretti nella comunicazione, per raggiungere tutti, si ripeteva nelle redazioni. Sì, certo, però si è semplificato
Quando vincono la scienza e la ricerca medica
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