Una veglia molto speciale

Per il secondo anno consecutivo, i cristiani di tutto il mondo hanno celebrato la Santa Pasqua in un tempo straordinario e in condizioni eccezionali che la pandemia di covid-19 ha imposto sull’umanità intera. Ma, a differenza del 2020, che ha visto i fedeli italiani partecipare alla Santa Veglia pasquale dalle proprie case per via del lockdown, quest’anno le celebrazioni sono state aperte alle assemblee e, pur con le dovute accortezze, si è potuti tornare a una parvenza di normalità. Così anche nella chiesa cattedrale di Sassari, San Nicola, è stato nuovamente benedetto il fuoco per l’accensione del cero pasquale; l’assemblea ha potuto ascoltare il canto dell’Exsultet proclamato dal pulpito; il coro ha potuto intonare l’Alleluja: tutti particolari piccolissimi, eppure sostanziali per rivivere la vera resurrezione, sia di Cristo che del cuore delle persone. La celebrazione della Santa Veglia, presieduta dal vescovo Gian Franco, ha visto la partecipazione di un’assemblea particolarmente numerosa: questo ha reso visibile e tangibile il desiderio forte, da parte dei fedeli, di poter vivere la Pasqua nella riconciliazione con Dio e con le avversità che, in questo periodo

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