Nove giorni di preghiera a Maria

Per la diocesi turritana il 22 marzo sarà una data da segnare in modo speciale sul calendario perché dal Santuario di San Pietro in Silki, in un modo non consueto, senza folla e in forma privata, il piccolo simulacro della Madonna delle Grazie è stato traslato nella chiesa cattedrale di San Nicola. Un atto fortemente voluto dal vescovo Gian Franco che in questo tempo di particolare prova si è fatto interprete delle attese del popolo di Dio e della comunità civile, rappresentata, in quell’occasione, dal sindaco Nanni Campus.
Un atto straordinario, come straordinari sono i giorni che in questo momento vive la diocesi e il mondo intero. Un avvenimento analogo, infatti, è avvenuto nel lontano 1943, quando monsignor Arcangelo Mazzotti, affinché la città fosse risparmiata dai bombardamenti, istituì il voto a Nostra Signora delle Grazie che ogni anno ancora viene rinnovato da una comunità grata e devota.
Oggi, che già chiamiamo il «tempo del Coronavirus», è tempo di emergenza per la pandemia, non per i raid aerei, e la presenza della Madonna delle Grazie in Cattedrale è, più che mai, significativa. Vuole essere, infatti, l’espressione più semplice e sincera dei figli di Dio, che desiderano affidare alla madre di tutti questo periodo di particolare prova. La presenza della Madonnina a San Nicola è stata accompagnata, fino al 30 marzo, giorno della conclusione del novenario, da iniziative,

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