Nella ricorrenza di Santa Lucia il vescovo Gian Franco, affiancato dal rettore del Seminario, don Andrea Piras, da don Piero Bussu, responsabile per la pastorale della salute e don Paolo Mulas, cappellano delle cliniche, il 13 dicembre scorso ha presieduto una partecipata celebrazione nella cappella al piano terra della clinica oculistica, presente, tra gli altri, il vincenziano padre Eugenio Pesenti. Una bella iniziativa non soltanto per celebrare la ricorrenza, sempre molto sentita, della santa che nella tradizione cristiana è venerata da coloro che hanno problemi alla vista, ma anche, in generale, per testimoniare in modo tangibile la presenza della Chiesa nei luoghi della sofferenza, nei reparti ospedalieri in cui la preghiera, più che mai, fa parte integrante del vissuto quotidiano di ammalati, medici e infermieri.
«È diventata una consuetudine incontrarci in questa festa – ha detto monsignor Saba ai fedeli riuniti in cappella – e sono felice di farlo in un momento in cui la cura della pastorale della salute e della sanità da parte della diocesi riprende una conformazione di equipe, cioè di presenza della Chiesa-Famiglia perché questo spirito possa maturare sempre più anche in questa espressione di Chiesa particolare che è la vita del mondo ospedaliero».
Lucia e la luce del Battesimo
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