Dalle radio libere al web

Parte dagli anni ‘70 il volume «Dalla prima radio libera alla scoperta del web – Storia e personaggi di spicco dell’informazione in Sardegna», edito dal CoReCom, il Comitato regionale per le comunicazioni, presentato nei giorni scorsi in Consiglio regionale, alla presenza del presidente dell’Assemblea, Michele Pais e dell’assessore della Cultura Andrea Biancareddu.
Il volume, curato dal giornalista Alessandro Zorco, è realizzato sulla base degli studi dei ricercatori universitari Roberta Cocco e Gianpaolo Zammarchi. Il testo, di oltre 400 pagine, raccoglie le storie dei protagonisti dell’informazione sarda, definita dal presidente uscente del CoReCom, Mario Cabasino, «pionieristica e segnata da primati», con l’Isola che ha fatto da apripista alle radio libere e al web. Come scrive il curatore, Zorco, il volume «vuole dare valore ai due grandi primati dell’informazione nell’Isola: da quello di Radio Sardegna, la celebre radio “brada” che per prima in Italia dette l’annuncio della fine della Seconda Guerra Mondiale, allo storico sbarco sul web de “L’Unione Sarda” nel 1994».
Si narra di come è nata Videolina la prima tv privata in Sardegna, con l’editore di allora pronto a resistere alle pressioni per la chiusura, così come si racconta dell’avvento delle trasmissioni dalla sede regionale della Rai. Spazio poi al cammino di crescita che hanno avuto

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